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SCHEDE

Alberto Sughi nella Collezione Galleria d'arte di Villa Franceschi (Musei della Provincia di Rimini)

La Collezione d Villa Franceschi comprende 6 Opere di Alberto Sughi:

Il Balcone Sul Mare


Il balcone sul mare, s.d.
Acrilico su carta, 70´100 cm.
Firmato in basso a sinistra: “Sughi”

 

Ppresso la Galleria d'arte di Villa Franceschi sono conservate le seguenti opere di Alberto Sughi:

Studio per un interno, 1969
Tecnica mista su carta, 70´100 cm.
Firmato, datato, titolato in basso a sinistra: “Sughi / 69 / Studio per un interno”
Acquisizione: 1969 (delibera G.M. n. 457 del Comune di Riccione; acquisto)
Proprietà: Comune di Riccione
 
Il balcone sul mare, s.d.
Acrilico su carta, 70´100 cm.
Firmato in basso a sinistra: “Sughi”
Acquisizione: 1995 (acquisto del Comune di Riccione)
Proprietà: Comune di Riccione
 
Il balcone sul mare, 1985 c., litografia acquerellata ritoccata a mano, cm. 46 x 66
Le donne del locale notturno, 1980 c., litografia acquerellata ritoccata a mano, cm. 31 x 24
Le donne del locale notturno, 1980 c., litografia acquerellata ritoccata a mano, cm. 31 x 24
Il prigioniero, 1950 c., litografia, cm. 60 x 47    
 
Di queste solo le prime due sono state pubblicate nel catalogo edito da Silvana Editoriale.
Tutte le opere sopra elencate appartengono alla collezione d'arte del Comune di Riccione e trovano spazio all'interno della Galleria d'arte moderna e contemporanea di Villa Franceschi.

La Galleria si configura come la prima Istituzione museale rivolta all’arte contemporanea nel circondario di Rimini e rientra nel Sistema Integrato dei Musei della Provincia di Rimini.

 

La Sede della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea appartiene al patrimonio balneare nato nei primi decenni del secolo e partecipa con la sua costruzione al fenomeno urbanistico della crescita di Riccione come centro turistico. Villa Franceschi sorge in una prima fase tra il 1900 e il 1910 ed in una seconda fase verso gli anni venti nell’aspetto e con le decorazioni che oggi ammiriamo.L’intervento di restauro della villa è stato promosso e finanziato dal Comune di Riccione.Il progetto di recupero e di adattamento della struttura a destinazione museale è stato curato dagli Architetti Foschi e Guidi con l’apporto di un Comitato Scientifico composto da rappresentanti del Comune di Riccione, dell’Istituto per i Beni Culturali ed esperti d’arte.Il recupero della villa è stato realizzato sulla base di un progetto specificamente elaborato in ordine alla nuova destinazione d’uso museale dell’edificio. 

La villa è entrata a far parte del patrimonio comunale nel 1954, a seguito della donazione prevista nel testamento di Clementina Zugno, vedova Franceschi.Si conservano tuttora alcuni dipinti, stampe, ebanisterie e suppellettili facenti parte dell’arredo originale di Villa Franceschi. Tali materiali trovano adeguata collocazione all’interno della villa accanto alle altre opere d’arte di proprietà comunale.Tra i “pezzi” più pregiati provenienti dalla Collezione Franceschi un particolare rilievo va riservato al Progetto di prospettiva per il cortile di Palazzo Banzi a Bologna. Eseguito nel 1757 dal noto pittore Mauro Tesi (Montalbano, Modena 1730 – Bologna 1765), il disegno policromo rappresenta un raro documento della tradizione scenografica emiliana settecentesca. Tra le opere pittoriche si segnala una grande tela del bolognese Raffaele Faccioli (Bologna 1846 – 1916) raffigurante un paesaggio con Gita in barca. Dell’imolese Amleto Montevecchi sono tre ottimi Ritratti eseguiti nei primi anni trenta.   

La Galleria ospita, insieme alle opere appartenenti all’arredo originale, la Raccolta comunale d’Arte e la “Collezione Arcangeli”, di proprietà della Regione Emilia Romagna. Le opere del Comune sono più di 250 sia pittoriche che grafiche, alcune di interesse prettamente locale, altre rappresentanti di una vitalità artistica di più ampio respiro. La collezione si è formata gradualmente nel tempo. Di particolare importanza fu la donazione di Maceo Casadei, pittore forlivese, affezionato frequentatore di Riccione, avvenuta nel 1975. Altro importante canale di acquisizione, tra la fine degli anni ’40 e ’50, furono le Mostre e i Concorsi di portata nazionale, che garantirono l’ingresso di diverse opere nelle collezioni comunali. Le opere della Regione sono circa 60 e sono rappresentative delle tendenze artistiche dell’Italia del secondo dopoguerra e dell’ambiente artistico bolognese particolarmente vivo in quegli anni, grazie a personalità di spicco e alla fervida attività della stessa famiglia Arcangeli, punto di riferimento per chiunque fosse interessato all’avventura estetica. Le opere testimoniano le principali correnti artistiche nazionali: il Realismo e l’Informale, nonché il cosiddetto Ultimo Naturalismo, che vedevano quei pittori impegnati e divisi tra un’idea di realismo e un’idea di astrattismo, in relazione con il passato ma proiettati al futuro. Il percorso espositivo permanente comprende circa 60 opere afferenti al patrimonio comunale e a quello della Regione ivi depositato. In particolare la parte di collezione esposta comprende opere di Alberto Burri, Alberto Sughi, Vincenzo Satta, Virgilio Guidi, Pompilio Mandelli, Mattia Moreni, Luciano Minguzzi, Renato Birolli e Ennio Morlotti. Spero di aver risposto in maniera esauriente alle sue domande. Per qualsiasi altra informazione ci può contattare a questo indirizzo mail o al telefono 0

Anna Zannoni

 

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